Un singolo d’esordio, che arriva dopo una lunga carriera vissuta dentro la musica e per la musica. Fabrizio Locicero, percussionista e compositore apriliano, è come se mettesse un punto, dal quale però subito ripartire, consapevole che è giunto adesso il momento di raccontarsi. Il suo nome è noto, apprezzato, per anni e anni legato all’Orchestraccia capeggiata da Marco Conidi, ma anche ad Edoardo Pesce (David di Donatello per il miglior attore non protagonista nel pluripremiato Dogman di Matteo Garrone).
Fabrizio ci ha sempre emozionati con i suoi assoli di batteria e con le sue composizioni. Un talento che si è espresso in diverse occasioni e ha affiancato validissime realtà prendendone spesso le redini. Dalle registrazioni di importanti progetti musicali alla creazione ed esecuzione live di colonne sonore per spettacoli destinati alle scene, dalle apparizioni televisive alla presenza preziosa in gruppi e band molto richiesti, la sua storia artistica dura da oltre vent’anni. Perché allora non mettersi in gioco da una diversa prospettiva? Locicero non teme le sfide, e in questo caso probabilmente più che una sfida si è trattato di una vera e propria necessità interiore. Procedere da solista, perchè no?, con un progetto tutto suo non destinato ad altri. In tale veste ci regala un’altra forte “Vertigine” – che è poi il titolo scelto per il singolo d’esordio -, affidandola a un brano che uscirà nel giorno di Natale, il 25 dicembre, accompagnato da un video che riserva una bella sorpresa. “Vertigine” è un pezzo autobiografico, il racconto di una carriera snodatasi sempre al sottofondo della musica. Prodotto da Andrea Palumbo della 04011 Records (autore del brano Fabio Senna), è stato registrato totalmente in casa di Fabrizio, e sempre qui si sono svolte le riprese. Una scelta non casuale, dettata dal desiderio di trasmettere quel senso bello di verità che attraversa l’intera canzone:
Con Locicero nel video c’è un’altra presenza. Come non riconoscere Adamo Dionisi, lo spietato boss zingaro al comando della famiglia Anacleti di Suburra che ha subito accettato la proposta del musicista e amico pontino. La regia è stata poi affidata a Federico Zanotti. “Sento già il profumo di un respiro nuovo, di un orizzonte aperto che non è un miraggio”, canta Fabrizio seduto di fronte alla tastiera di un pianoforte, in un giorno che “promette proprio bene… mi sa che è Primavera”
Anna Orekhova, ufficio stampa 04011 Records